Capitan Bruno raggiunge le 100 presenze in maglia Lyons

  1. Ricordi la tua prima stagione in bianconero? Avevi già idea di fermarti a lungo?

    Se ripenso a come è iniziata la mia avventura ai Lyons mi viene proprio da ridere. Mi feci male alla prima amichevole, e alla seconda di campionato presi un cartellino rosso dopo 20 minuti per un placcaggio pericoloso. C’era già materiale per cacciarmi, altro che diventare Capitano! Ma se mi guardo indietro, fin dai miei primi giorni qua a Piacenza ho sentito quel bel clima che si respira in questa società: l’accoglienza fu ottima e dopo poche settimane mi sentivo già a casa, ed è la cosa che mi è rimasta nel cuore e che mi ha spinto a rimanere. Non ho mai fatto piani a lungo termine, ho lavorato duramente per migliorarmi anno per altro e non mi sembra vero che siano passati 6 anni dal mio arrivo, che mi sembra molto più recente. 
  2. Qual è il tuo miglior ricordo di questi 5 anni? Cosa vuol dire per te essere Capitano?

    Il ruolo di capitano per me ha voluto dire una grande responsabilità, che però mi ha spinto ad essere un giocatore e un compagno di squadra migliore: è stata una svolta importante per la mia carriera e mi ha aiutato molto. Il ricordo più bello è senza dubbio la vittoria del campionato di Serie A, con una finale giocata davanti al nostro pubblico in cui giocammo in maniera perfetta. Era la mia prima stagione da Capitano e fu il coronamento di una stagione fantastica. Un altro ricordo che porto nel cuore è sicuramente la vittoria contro Rovigo di quest’anno, un’impresa davvero incredibile, peccato non aver potuto condividere il momento con i nostri tifosi.

  3. Che rapporto hai con la città di Piacenza dopo questi sei anni?

    Piacenza è ormai casa mia, nonostante io continui a confondere i nomi delle vie e a perdermi ogni volta che mi muovo! Vivere qua è bellissimo, Piacenza è una città a grandezza d’uomo, dove non c’è la frenesia delle grandi città come Roma, dove sono cresciuto, e dove è tutto più rilassato ma con tutti i servizi e svaghi che uno può chiedere. Mi trovo sempre bene qua!

  4. Da Capitano, come valuti il gruppo di quest’anno e in particolare i nostri giovani?

    La forza della nostra squadra quest’anno è stata senza dubbio l’unità del gruppo, come si è visto nelle vittorie che abbiamo ottenuto lottando fino all’ultimo secondo, o anche solo nella sconfitta di settimana scorsa in cui abbiamo lottato fino all’ultimo per portare a casa un punto. C’è una vera unità d’intenti, tutti remano dalla stessa parte e anche i giovani arrivati quest’anno in prima squadra stanno facendo di tutto per mettersi in mostra, alzando il livello degli allenamenti e mettendo in difficoltà gli allenatori.